Il matrimonio in chiesa è uno degli eventi più grandi ed emozionanti della coppia.
Oltre a richiedere la collaborazione di parenti ed
amici, la celebrazione cattolica implica il coinvolgimento dell’intera comunità parrocchiale.
Secondo l’ordinamento ecclesiastico la funzione
religiosa deve avvenire nella parrocchia della residenza di uno degli sposi (per tradizione in quella della sposa).
Nel caso si desideri compiere la cerimonia in una
chiesa diversa, occorre rivolgersi al parroco e motivare la richiesta.
In caso di assenso del prete, egli indicherà la
procedura burocratica da seguire.
Regole e comportamento in chiesa
Considerando il luogo, la sacralità del rito cattolico e il suo valore spirituale, si
raccomanda di evitare gli eccessi nell’organizzare la cerimonia.
L’abbigliamento deve essere semplice e decoroso; gli addobbi debbono rispecchiare la festività e la gioia con buon gusto; i fotografi
non devono essere invadenti e devono permettere che la liturgia si svolga in modo fluido.
I testimoni
E' consigliabile che i testimoni siano scelti fra individui con una posizione personale conforme alla morale cristiana. Ossia che non
siano divorziati, separati, sposati solo civilmente o conviventi. A tal proposito il diritto canonico non fa alcun riferimento, ma la consuetudine segue tale regola.
Infine è obbligatorio per i testimoni il raggiungimento della maggiore età.
Valore del matrimonio cattolico
Il matrimonio celebrato in chiesa ha valore anche dal punto di vista civile, in conformità al
vecchio Concordato fra Stato e Chiesa dell’ 11 febbraio 1929 (Patti Lateranensi).
La trascrizione del matrimonio da parte del parroco agli uffici civili deve avvenire non dopo cinque giorni
dall’avvenuta celebrazione.
E’ compito del parroco trascrivere nell’atto di matrimonio eventuali note ammesse dalla legge, quali separazioni
patrimoniali, legittimazione di figli, ecc.
Va inoltre annotato ogni caso particolare, come matrimonio solo religioso, dispensa da pubblicazioni, eventuale vincolo
di parentela, ecc.